La coppia che ci ha contattati per questo progetto desiderava, prima di tutto, una nuova casa. Ci siamo perciò messi alla ricerca dell’immobile adatto alle loro necessità; e l’abbiamo trovato: una casa dei primi anni Novanta, realizzata da un costruttore per la propria famiglia. Alla scomparsa dell’uomo, la villa era rimasta nelle mani della moglie che, ormai sola poiché i figli erano grandi e all’estero, decise di venderla… a noi. Ci ricordiamo ancora quanto fu contenta di consegnarla a qualcuno che l’avrebbe resa la casa di famiglia, facendo rivivere in essa quel ricordo che un tempo era stato il loro.
Dopo aver aiutato la nostra coppia di committenti durante il processo di trattativa e acquisto, la casa era finalmente loro. Si trattava di una villetta abitabilissima, ma l’esigenza di ristrutturare era evidente: dopo i lavori avrebbero avuto una casa migliore, un luogo dove stare davvero bene.
Per la ristrutturazione di questa villa singola, siamo partiti dal progetto architettonico, per soddisfare la loro richiesta principale: sistemazione interna degli spazi e restyling estetico.
Le opere interne sono state caratterizzate da demolizioni e ricostruzioni, varie modifiche delle aperture e il rifacimento dei bagni.
Ci siamo occupati inoltre della sistemazione degli esterni, con la realizzazione di un porticato, del giardino e della piscina.
Nel frattempo, sono comparsi sulla scena numerosi bonus edilizi, che la coppia ha deciso prontamente di sfruttare per efficientare la casa, data la pessima classificazione energetica dell’immobile (classe G) allo stato di fatto.
La riqualificazione ha richiesto interventi di coibentazione dell’involucro, quali il cappotto termico e la sostituzione di serramenti e ante. Al posto di queste ultime, in seguito ad un lavoro importante, abbiamo potuto installare delle bellissime tapparelle in alluminio coibentato.
A livello di impiantistica, abbiamo rifatto l’impianto meccanico installando un sistema ibrido con riscaldamento a pavimento al piano terra e ripristinando i caloriferi nella zona della taverna. Abbiamo installato i pannelli fotovoltaici con batterie di accumulo e ci siamo occupati del ripristino dell’impianto elettrico.
Siamo orgogliosi del risultato perché la storia che sta dietro l’intero progetto rispecchia perfettamente un valore per Bianchetti molto importante (e che il lessico italiano non ci permette di esprimere con una sola parola come invece l’inglese fa): la legacy. Con questo termine si intende ciò che viene tramandato, qualcosa di così prezioso che viene dato in eredità.
Per noi le case devono essere questo: un oggetto che passa di mano in mano, di famiglia in famiglia, che racchiude ricordi di diversi vissuti. Ecco perché è importante che abbiano le caratteristiche migliori possibili a livello di tecnologia costruttiva, impiantistica e di materiali: affinché mantengano il loro valore nel tempo, fungendo da luogo dove le persone si sentano bene.
Progetto a cura di: Arch. Francesco Fogazzi